Giornata indimenticabile quella di sabato!
Avrei voluto fermare il tempo che, ahimè, è inesorabile, E’ durato tutto davvero troppo poco ma sono felice di aver incontrato lei , mi è sembrato di conoscerci da sempre! Non c’è stato imbarazzo, nessun timore, tutto è stato semplice e naturale come doveva essere, come al solito ho parlato troppo ma quando comincio è davvero difficile fermarmi.
Tutto è cominciato qualche giorno fa quando mi è arrivata una sua mail nella quale mi diceva che sarebbe venuta nel mio ” bel paesello” per una manifestazione organizzata da Slow food ( Baronia e Valle Ufita) e della quale, naturalmente, ingnoravo l’esistenza.
Così eccoci insieme tra cotiche di maiale con fagioli ( coteche re puroco e fasuli), tagliolini con i ceci, ( laene e ciceri), involtini di cotica di maiale (braciole re coteca) cicerchie ad insalata (‘nzalata re chichierchie), frittata con peperoni secchi (frettata co li peparuli sicchi), cotiche , testa e piedi di maiale bolliti accompagnati da verdure, prosciutto crudo, polenta ( peparotta), mozzarelle, e non so quanto ancora…
Piatti per un pranzo davvero ricco, penserete voi, nooooo solo la colazione dei nostri contadini perchè il “pezzo” forte dalla giornata sarebbe arrivato dopo: il soffritto di maiale preparato da 9 paesi nei dintorni ognuno con caratteristiche differenti. Mi dispace tanto non essere rimasta fino alla fine, sono certa che ci rincontreremo, non siamo distanti anni luce e poi dobbiamo andare in cerca di tartufi e porcini.
Divagando
conviviale ma molti diranno…non è alta cucina… non è sperimentale…sai in francia la pagnotta ripiena la facevo spsoo ripiena con crauti e salumi