Come vi dicevo, in questo periodo, sono in fissa con le castagne, ci mancava solo che decidessi di candirle.
Sono già al secondo round. Fortuna che sono finite.
La colpa però è di Teresa e del suo metodo, semplicissimo.
Insomma, un guaio.
Potrei candire l’impossibile.
Avevo la slow cooker da un anno ma non ci avevo mai preparato nulla, ne ho sempre avuto timore nonostante la curiosità.
Un altro guaio.
Cioè, se mi alzassi presto potrei preparare il ragù, adare a lavoro e trovarlo pronto al mio ritorno. Ma le possibilità sono infinite.
Tornando alle castagne, salvo la parte inziale, un tantino laboriosa per via della pulizia, il resto è davvero facile facile, soprattutto se avete la slow cooker. Il risultato, almeno per le mie, è stato una via di mezzo tra un frutto candito ed uno sciroppato perchè ho preferito non farle asciugare troppo per conservarle nel loro sciroppo.
Purtroppo molte si sono rotte anche se restano buonissime. Credo dipenda dal frutto, visto che quelle che sto preparando adesso, nonostante le abbia inserite quasi crude nello sciroppo, dopo qualche ora si sono rotte lo stesso. Le migliori, ovviamente, sono i marroni ma quelli li avevamo mangiati prima che mi venisse l’idea di candirle.
Per le castagne candite:
*Per castagne già pulite intendo i frutti privi sia della buccia che della pellicola (io le ho fatte immerse, poche alla volta, per qualche minuto in acqua bollente e sbucciato man mano).
Preparare lo sciroppo mettendo sul fuoco acqua e zucchero e facendoli bollire per qualche minuto. Aggiungere poi il glucosio.
Nel frattempo scaldare la slow cooker a temperatura due.
Versare lo sciroppo nella pentola ed aggiungere le castagne, mantenendo sempre la stessa temperatura almeno per un’ora, sistemando il coperchio in fessura.
Abbassare alla temperatura 1 e cuocere per altre 12 ore.
Poi spegnere per qualche ora e riaccendere. Bisogna continuare così per 36/48 ore.
Se lo sciroppo dovesse evaporare troppo è necessario prepararne dell’altro ed aggiungerlo, ovviamente caldo.
Io le ho conservate nei barattoli insieme allo sciroppo, l’ho fatto quando erano ancora bollenti, messi a testa in giù e coperto per tutta la notte.