Tanta malinconia, ricordi di fanciullezza, profumi intensi di vino e muschio, colori caldi ed accoglienti.
Questi dolcetti sono una vera prelibatezza, molto particolari e profumati sono il risultato di un impasto fatto esclusivamente con farina 00, sale e mosto di vino cotto. Sono semplici e laboriosi allo stesso tempo; semplici perché composti da soli due ingredienti , laboriosi perché richiedono davvero tanto tempo per la preparazione del mosto cotto che deve bollire fino a diventare un terzo della quantità iniziale che non è mai inferiore a 15 litri.
Una volta raggiunta la giusta densità si impasta la farina (con il sale mi regolo ad occhio) con il mosto bollente (fondamentale) fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile, si lavora formando tante striscioline che andranno a formare i taralli che verranno bolliti , poco alla volta, per cira 5 minuti nel mosto cotto.
Biscotti e piccola pasticceria, Dolci e torte, Ricette
mai provati…:-( Interessante ricetta e mi piacerebbe proprio assaggiarli :-))
Certo che mi duole il cuore leggere queste mail e pensare che l’ Italia me la sogno con gli occhi chiusi e rivedere mia madre dietro il fornello in cucina che preparava i peperati cosi’ li chiamano nel mio paese provincia di foggia dei taralli fatti col mosto cotto e molte altre spezie ora vivo in America da 26 anni e vedere che qui tradizioni non esistono, poveri gli Americani. Ripeto mi duole il cuore, perche’ dicevo ai miei che noi Italiani abbiamo troppo gli occhi sull’ America e poi vedevo troppo America in televisione i vostri presentatori che parlano tutti in inglese o quasi, tra poco perderete anche la conoscenza dell’ Italiano, visto che i dialetti stanno scomparendo. Ora se perdete anche la tradizione per la cucina. Mi fa male veder l’Italia Moderna ridotta in questo modo, comunque ho la ricetta dei peperati se qualcuno la vuole la posso mandare
buono il mosto cotto!
questi giorni io mia zia e mia mamma faremo le “Pabassine” tipici dolci sardi con frutta secca, spezie, miele e Vino cotto…buonissssime!!